ARROW Season 8 dal 01 al 05 Recensione Settimanale - SPOILER

Finalmente posso scrivere tutti i miei pensieri su questi cinque incredibili episodi dell'ottava e ultima stagione di Arrow. 
Avevo iniziato a temere che non avrei potuto scrivere nulla prima di Natale. 

Ma per un qualche miracolo divino il mio pc è stato salvato e ora posso tornare a fare quello che amo di più.
Indagare la trama di questa stagione e scoprirne il punto focale.
Cercherò di avere una linea logica abbastanza ampia in questo commentone, visto che dovrò integrare cinque episodi in un unico pensiero logico e razionale al solo scopo finale di portarci davvero a capire se c'è una qualche speranza di avere un po' di gioia nel futuro. 
Quindi in caso non vi fosse chiara qualcosa delle mie considerazioni non esitate a farmelo sapere.
Detto questo, let's start!

"Among the many misconceptions humanity holds dear is the fallacy that all beings are created equal. In truth, there are those who are greater. They are called heroes. But even among heroes, there are different echelons. 
The highest belongs to those known as the paragons. 
And they are the only hope of all creation." - The Monitor.

"Tra le tante credenze sbagliate di cui l'umanità è fermamente convinta, esiste quella che tutti gli esseri sono creati uguali. In realtà ci sono coloro che sono migliori. 
Vengono chiamati eroi.
Ma anche tra gli eroi, ci sono diversi gradi.
Il più alto tra tutti appartiene a quelli conosciuto come Paragons. 
E loro sono la sola speranza per tutta la creazione." - The Monitor

Queste sono le parole che iniziano l'ottava e ultima stagione di Arrow, parole che senza alcun dubbio si riferiscono ad Oliver Queen.
Il concetto è abbastanza semplice, tra la gente comune, esistono persone di grande coraggio.. gli eroi. E tra essi, ci sono dei gradi. Il grado più alto è conosciuto come Paragons e a questo grado appartengono tutti gli eroi che rappresentano la sola speranza per tutta la creazione.
Oliver fa parte di questi eroi. Il genere di eroe che è pronto a sacrificarsi per il bene dell'intera umanità. E voi direte, dove sta la novità?
Nel corso delle passate stagioni abbiamo visto e rivisto come Oliver fosse sempre pronto a fare il sacrificio finale.
Non a caso alla fine della scorsa stagione, Felicity utilizza la frase:
"Perché devi sempre essere tu?"

Perché Oliver tra gli eroi è un Paragons. Ora, cosa significa esattamente la parola Paragons?
Oltre al semplice concetto di rappresentare il più alto grado tra gli eroi, la parola significa eccellenza.
O meglio viene utilizzata per indicare qualcosa o qualcuno che viene visto come modello di perfezione. Ma la cosa che mi ha di più incuriosito quando sono andata a cercare il significato esatto della parola è uno dei suoi sinonimi.
"Something else"
Vi ricorda nulla?
Per sette lunghe stagioni Oliver Queen ha aperto ogni intro di ogni singolo episodio con la frase " per salvare bla, bla, devo diventare qualcun'altro.. devo diventare qualcos'altro!"
Questa frase c'è stata inculcata nel corso delle stagioni, tra un passaggio ad un altro della storia di Oliver Queen.
Dalla sua trasformazione come The Hood, al suo divenire Arrow, al suo cambiarsi in Al Sah him, al suo essere The Green Arrow, alla sua rivelazione come Oliver Queen e infine.. in questa stagione, abbiamo la conclusione di tutte le sue identità the Paragons. 
L'Eroe tra gli eroi.
Non a caso in questa stagione la frase dice " per salvare il multi-universo non posso più essere solo the Green Arrow.." l'avete notato?
"devo essere qualcun'altro.. devo essere something else."
Riuscite già vedere dove tutto questo filo ingarbugliato di trasformazioni ci sta portando? 
Al tema principale nel bene e nel male di quest'anno.
La morte di Oliver.
Si lo so. Al solo pensarci vi sale la più grigia delle disperazioni e vi domandate perché quest'uomo dopotutto quello che ha passato non possa avere un finale più felice di quello con cui ci hanno lasciato alla fine dell'ultima stagione, che ammettiamolo, per quanto ricolmo di speranza, faceva ugualmente cagare. Ma dobbiamo parlarne per avere un'idea chiara di cosa stiamo davvero per affrontare.
Oliver Queen è sempre pronto a morire. Ecco perché tra gli eroi è considerato un Paragons. Ma la sua storia non è semplicemente quella di un uomo pronto a sacrificarsi, la sua storia è quella di un uomo che inizia con la volontà di morire.
Vi ricordate la prima stagione? Vi ricordate le parole di Oliver a Tommy dopo che quest'ultimo muore tra le sue braccia?
"Sarei dovuto essere io."
La crociata di Oliver, non inizia come salvataggio della città per nobili e pure ragioni. 
Oliver ha un peso nel cuore. Un macigno che lo tiene strettamente legato a terra e gli impedisce di trovare speranza nel domani. 
La morte del padre.
Questo è quello che da inizio a tutta la storia no?
La morte del padre porta Oliver a trovare la forza per sopravvivere all'isola. 
Lo porta a tornare a casa e a dedicare la sua intera vita a correggere gli errori del padre.
Oliver vuole solo redimersi..perché il motivo per cui sta ancora vivendo è il sacrificio del padre. Ed è nella morte di Tommy che capiamo appieno il desiderio di Oliver nella prima stagione: Morire.
Morire in quella crociata.
E nelle stagioni che seguono il tema non cambia, si amplifica. 
Quando Moira muore, Oliver è pronto a dare la sua vita a Slade, affinché tutto finisca.
Ancora una volta, il suo desiderio è quello di abbracciare la morte perché quella colpa nel suo cuore gli impedisce di sperare in altro. E ancora una volta, con la morte di Sara nella terza stagione, Oliver manifesta i suoi stessi funesti pensieri verso Felicity, dicendo chiaramente:
" la vita che ho scelto, finisce solo in un modo."
MA!
C'è qualcosa di diverso nella terza stagione, qualcosa che mette radici solide nella seconda stagione di Arrow e che sboccia letteralmente nella terza.
Il desiderio di vivere.
Il suo desiderio di avere qualcosa in più che la semplice crociata.
Non a caso nel secondo episodio della terza stagione Oliver confessa a John:
"Non voglio morire qua sotto"
Ricordate? 

Questo è il momento dove Oliver confessa il suo più grande desiderio e quello che per lui è anche il suo più grande peccato. Non vuole morire. Vuole vivere.
Oliver vede questo desiderio come qualcosa di sbagliato, qualcosa a cui non puo' aggrapparsi, per via della colpa che porta nei confronti del padre.
Ecco perché quando si tratta di salvare la città e le persone che ama da Ra's al Ghul, Oliver è pronto ancora una volta a sacrificarsi e morire. Perché la sua crociata, che sia sotto le vesti di The Hood o di Arrow è perennemente collegata al sacrificio del padre. E a tutte le persone che sono morte da quel momento in poi e di cui Oliver si fa carico. 
Ma alla fine, non è combattendo con la convinzione di essere pronto a morire che Oliver sconfigge Ra's vero?
Il suo desiderio di vivere, che Felicity porta lentamente a galla passo dopo passo, è il mezzo con il quale Oliver sconfigge Ra's.
E questo intreccio tra il suo desiderio di vivere e quello di morire continua a crescere e mutare, fino a quando Oliver smette d'incolparsi della morte del padre e abbraccia completamente il suo desiderio di vivere.
Tuttavia, il suo spirito di sacrificio non vacilla. Nonostante Oliver voglia vivere infatti è pronto ancora una volta a sacrificarsi per salvare Barry e Kara. Ed ecco che avviene l'accordo con The Monitor dove Oliver non possiede più il desiderio di morire, ma è comunque pronto a questo passo pur di salvare persone che ama e che lui ritiene più degne di salvezza. 
Le cose s'ingigantiscono quando nasce Mia.
A quel punto della storia, il desiderio di Oliver di continuare a vivere è al suo picco più alto. Ha tutto quello che a sempre voluto. Felicity, una famiglia, la sua piccola Mia. Il suo desiderio di vivere è completo, ma Barry di merda Allen incasina tutto velocizzando gli eventi dell'imminente Crisi. Il che porta Oliver a dover lasciare la sua famiglia per un ultima missione, con la consapevolezza che non puo' in alcun modo evitare la sua morte.

Ed è qui che ancora una volta la storia collega i suoi passaggi in modo assolutamente pazzesco. Perché partiamo con un Oliver che non ha alcun desiderio di vivere. Un Oliver che vuole morire. Per arrivare ad un Oliver che desidera vivere, ma è consapevole della sua imminente morte che non puo' in alcun modo cambiare. Non se vuole salvare l'intera umanità.
Oliver mette da parte il suo desiderio di vivere, per consentire ad altri di poterlo fare.
Ecco cos'è un Paragons.
La forma per eccellenza dell'eroe.
Ma Oliver sta davvero andando a morire? mmh..vediamo un po'.
Nel primo episodio di questa stagione Oliver è combattuto con la scelta presa e soprattutto è privo di speranza per via della sua futura morte. Si domanda se la scelta di abbandonare la sua famiglia per un bene più grande, invece di continuare a vivere con loro, sia quella giusta, in particolare conoscendo quale sarà la fine di quella missione. 
Il che mi porta a tornare leggermente indietro al motivo principale per cui Oliver ha stretto in primo luogo quel patto con the Monitor: salvare Barry e Kara, in cambio della sua vita. Poiché Oliver crede che il mondo non possa sopravvivere senza eroi come Barry e Kara, ma possa comunque essere migliore, senza di lui.
Eppure nella realtà di Earth2 non sembra essere affatto così, come John stesso gli fa presente.

Thea è morta. Tommy è un cattivo. Moira sta con Malcom. Lance muore. Laurel diventa Black Siren  e l'unico motivo per cui cambia diventando Black Canary è il suo incontro con la nostra Felicity, una Felicity che in quella terra gestisce il suo impero, ma al prezzo di non poter mai conoscere l'amore della sua vita, in quanto morto! Insomma, gli autori danno una grande dimostrazione di come un mondo senza Oliver sia un mondo buttato al cesso.
Ed ecco quindi che le prime fondamenta di quell'ultima missione presa iniziano a vacillare. Le persone che ama, non sembra siano più al sicuro in un mondo dove lui non è presente.
Il che ci porta al secondo episodio. Hong Kong.
Sicuramente un forte richiamo alla terza stagione.

"A volte la missione non vale il costo. Tu lo sai, quindi perché continui a fare quello che ti chiede?"

"Perché se mi sbaglio allora tutto questo è per nulla. Capisci Tastu? 
Ho lasciato Felicity. Ho lasciato i miei figli, per cui se The Monitor non puo' sistemare tutto ciò e non è qui per aiutare, allora tutto quello che ho sacrificato e che gli altri hanno sacrificato sarà stato invano."
Le parole di Oliver a Tatsu sono chiare e irreversibili. Ha bisogno di credere nelle parole di The Monitor, perché altrimenti tutto è perduto.
La missione che nella terza stagione era il punto focale e tutto ciò che Oliver poteva vedere, per via della sua convinzione di non poter avere un'altra vita oltre a quella sotto il cappuccio, viene spazzata completamente via. Quello che spinge Oliver in questa battaglia, fin dall'inizio è proteggere le persone che ama. Ancora una volta non è più tirato dal desiderio di morire. Tutt'altro. Vuole vivere. 
A prova maggiore di ciò, abbiamo il simbolico momento in cui Oliver rimette la fede al dito.
In quel breve attimo, flashback di Felicity e delle sue parole passano per la sua testa.
"Conoscerti mi ha cambiato la vita." 
"Staremo bene, perché troveremo noi stessi gli uni negli altri."
 Ancora una volta, abbiamo una frase che rappresenta quanto la sua esistenza sia importante e una seconda frase, riguardo al fatto che tutto andrà bene.
Si tratta di una speranza importante per Oliver, (e per noi) che fino a quel momento aveva deciso semplicemente di credere in The Monitor. Sta a significare che una parte di Oliver (per quanto piccola) è aggrappata alle parole di Felicity, molto più che alla sentenza di morte data dal Dio.
Il suo desiderio di vivere, il suo desiderio di rivedere lei e i suoi figli, è saldo.
Esattamente come la sua volontà di proteggerli. Ecco perché per la fine dell'episodio, Oliver decide che vuole davvero capire da che parte stia the Monitor.
Il che ci porta al terzo episodio e con esso il ritorno di Thea.
Viaggiamo verso Nanda Parbat dunque, dove scopriamo che il primissimo Ra's al Ghul, ovvero quello che diede origine alla lega degli assassini, incontrò the Monitor un giorno di primavera  e questo dio gli disse che se non avesse mantenuto l'equilibrio il mondo intero sarebbe stato in pericolo. Ecco perché lui creò la lega. In generale questa semplice informazione non dice molto su the Monitor, porta piuttosto Oliver a credere che esso non sia affatto un alleato, ma la causa stessa della crisi. Ed è proprio qui che mi viene da storcere il naso. Insomma, un intero episodio per questa misera informazione?
Non puo' essere. Come sempre, dobbiamo guardare l'immagine intera e non il dettaglio.
Ci troviamo a Nanda Parbat, richiamo alla terza stagione, e per trovare l'informazione che gli occorre, Oliver deve scalare nuovamente la montagna dal quale è precipitato cinque anni prima, ma questa volta non è solo.
C'è Thea con lei. La stessa Thea che nella terza stagione rappresentava il motivo per cui Oliver scalò quella montagna, ricordate?
Anche in questo caso quindi abbiamo uno stretto collegamento alla passata stagione.
Oliver scala la montagna due volte, entrambe le volte per salvare chi ama. 
Tuttavia la prima volta è solo,nel gelo della notte.
Una perfetta rappresentazione della vita che aveva scelto.
Mentre la sua seconda scalata avviene in compagnia di Thea. In pieno giorno.
Sono entrambi chiari riferimenti al cambiamento avvenuto nell'uomo e nell'eroe che Oliver rappresenta.
L'uomo che aveva scelto la missione, il sacrificio e non temeva la morte, perché credeva essa stessa fosse il suo destino..è ben diverso dall'uomo che ha scelto Felicity, l'amore e teme la morte, proprio per il suo infrangibile desiderio di continuare a vivere accanto alle persone che ama.
Si tratta di un evoluzione immensa per questo personaggio, che pure nel cambiamento mantiene intatta la sua luce di eroismo.
Perché si, Oliver vuole vivere, ma non a discapito della salvezza di chi ama.


"..che il mio sacrificio, la mia morte proteggerà chi amo. Ho bisogno che la mia famiglia sia al sicuro."

La frase che Oliver pronuncia è ancora una volta in parallelo con le motivazioni che lo spinsero nella terza stagione ad affrontare Ra's.
Salvare la sua famiglia. 
Quella volta come ora Oliver aveva la convinzione che sarebbe morto ma per due motivi totalmente diversi.
In passato si trattava di non vedere nessun'altro futuro, per la convinzione che quella fosse l'unica fine che la sua storia potesse avere.
Nel presente si tratta di non vedere alcun futuro per via delle parole di the Monitor, non per sua scelta. Lo stesso the Monitor che per la fine dell'episodio diventa "il cattivo" della situazione. 
Come se non bastasse, in uno dei colpi di scena migliori di sempre, gli autori trasportano Mia, William e Connor nel presente di Star City a due passi letterali da Oliver Queen.

Non so se la vostra mente è esplosa quanto la mia a questo punto, ma devo ammetterlo..questa è stata una delle loro mosse migliori ed è anche uno dei punti principali del perché Oliver Queen non sta andando neanche lontanamente a morire in questo crossover.

Lo ammetto, anche io per parecchio tempo ho creduto che stessero davvero semplicemente uccidendo Oliver. 
Non solo .. che avrebbe perso tutto il tempo con Mia, William e Felicity, per poi essere catapultati in quel finale dove Felicity lo raggiunge e THE END.
Ma no. Passata la rabbia e la frustrazione per tutte quelle scene che portavano a una sola conclusione la mia mente ha iniziato a lavorare sotto un diverso punto di vista.
E nel momento stesso in cui Mia Smoak ha viaggiato nel tempo per volontà di The MONITOR.. la mia teoria ha trovato un barlume di speranza in quel grigio futuro.

"Non sono venuto qui per far del male a te o a tua figlia. Il mondo ha bisogno di lei, credimi."
Queste sono le parole che The Monitor ha pronunciato alla fine della settima stagione, verso Felicity e il mio primo pensiero verso di esse fu semplicemente che come d'aspettativa, Mia sarebbe diventata la prossima Green Arrow ..MA, il suo arrivo a Star City nel presente per volontà di the Monitor cambia l'intero significato di questa frase!
Perché dubito che lui abbia portato indietro Mia per farle conoscere suo padre. NO! L'ha fatto per via della CRISI che sta arrivando.
"IL MONDO HA BISOGNO DI LEI." si sta riferendo all'imminente crisi. 
Il che da un punto di vista narrativo cambia ogni singola cosa!
Pensateci.. perché Mia viene allenata da Nyssa?
Perché Felicity vuole che lei sappia difendersi, essendo la figlia di Oliver e visto che Oliver è "morto" 
Ma se Oliver non fosse morto in primo luogo, se semplicemente Mia fosse cresciuta con lui, credete che Oliver l'avrebbe allenata? No.
Oliver non avrebbe mai allenato sua figlia a divenire una macchina da guerra e sua figlia stessa non avrebbe avuto alcun motivo per farlo. Se ricordate infatti, prima dell'arrivo di Monitor, Oliver e Felicity stavano decidendo che se quella sarebbe stata la loro vita, avrebbero potuto parlare a William e prenderne l'affidamento,visto che la loro missione era giunta al termine. Il che significa che Mia non sarebbe mai diventata la persona che conosciamo oggi. Conseguentemente, the Monitor non ci avrebbe guadagnato nulla nel portarla indietro nel tempo al momento della crisi!

State arrivando a capire l'enormità di questo fatto?
The Monitor è un dio che conosce il futuro.
Si presenta da Oliver con una scelta.
" Non posso impedire la tua morte. Ma se tu vieni con me ora, centinai di vite verranno salvate, incluse quella di tua moglie e tua figlia."
Oliver abbandona la sua famiglia, per salvarla nel presente. Quella scelta crea automaticamente il futuro che abbiamo visto con Mia, un futuro dove Oliver non è presente e dove lei viene allenata a diventare una guerriera.
Per creare quel futuro, Oliver doveva abbandonare la sua famiglia e scomparire nella crisi.
Un futuro che si crea con quella singola decisione. 
Ma nei ricordi da bambina di Mia, Oliver non c'è.
Lei è una neonata quando Oliver affronta la Crisi e scompare.
Al contempo, sappiamo che lei combatterà al fianco di Oliver durante la Crisi.
Quindi il futuro che abbiamo visto fino ad esso.. è un futuro creato dalla scelta che the Monitor fa prendere ad Oliver.. affinché Mia possa divenire quel che è.. ed essere presente durante la CRISI!
La sua presenza, cambia tutto. INCLUSA LA SCOMPARSA DI OLIVER!

Ok, non so se mi sono spiegata bene o vi ho semplicemente confuso ancora di più le idee, visto che si tratta di una conversazione super Nerd sulle leggi spazio/tempo (ovviamente inerenti alla realtà super-eroica in cui ci troviamo) ma le cose funzionano così.

Abbiamo tre linee: 
la linea temporale del passato. 
la linea temporale del presente e la linea temporale del futuro.
La linea temporale del presente è l'intermezzo tra ciò che diviene passato e ciò che decreta il futuro, che successivamente finirà per essere il presente.
Queste linee coesistono tra di loro in diversi spazi temporali.
Fin dall'inizio di Arrow infatti, lo show ha giocato fortemente sul vedere queste tre linee temporali e i loro vari collegamenti.
Infatti, se Oliver non avesse mai ucciso Slade nel passato, ma avesse trovato un altro modo per aiutare l'amico, il futuro in cui Slade uccide Moira non si sarebbe mai formato. Giusto?
Ogni scelta del passato di Oliver ha portato a una conseguenza futura. Una conseguenza che per noi veniva presentata nel presente, visto che in quell'arco temporale ci stavano mostrando il passato.
Con l'introduzione del futuro, dobbiamo guardare gli eventi da un punto di vista contrario.
Se il presente di Oliver ..è il passato di Mia, allora Mia puo' cambiare il presente di Oliver perché conosce il passato.. e conseguentemente, Oliver, può cambiare il futuro di Mia.
Non è ancora chiaro?
Proviamo così.
La scelta di Oliver (abbandonare la sua famiglia) è la linea temporale del passato.
Quella scelta, come ho detto, crea il futuro di Mia e quindi, crea la linea temporale del futuro.
Queste linee esistono contemporaneamente, ma in spazi temporali diversi.. quindi cosa accadrebbe se, nella linea temporale del presente, passato(Oliver) e futuro(Mia) s'incontrassero? Ve lo dico io, il presente cambierebbe e conseguentemente anche il futuro di Oliver e il passato di Mia!
Quindi, la morte di Oliver o scomparsa o in qualsiasi altro modo voi vogliate chiamarla, esiste nel futuro di Mia come certezza ed esiste nel passato di Oliver come previsione di the Monitor ,ma non esiste nel presente! Il presente è una linea bianca che puo' essere ancora tracciata e Monitor, facendo incontrare Oliver e Mia sulla stessa linea temporale, crea un nuovo automatico futuro di cui ancora non sappiamo nulla.


Capite l'enormità di questo fatto?
La CRISI in cui Oliver muore/scompare è un evento dove Mia non prende parte.
Questa CRISI che andremo a vedere è un evento dove Mia prenderà parte.
"Il mondo ha bisogno di lei"
Quando Monitor dice ad Oliver che non puo' impedire la sua morte, si riferisce alla morte che avverrà in quella linea temporale. Non puo' impedirla, perché quella morte porterà Mia a diventare la guerriera che conosciamo. E Monitor ha bisogno di quella guerriera per impedire la Crisi.
Capite ora?
Nel momento stesso in cui Mia ha messo piede nel passato che è il presente di Oliver, un nuovo futuro ha preso forma.
Gli episodi stessi hanno già impostato monumentali cambiamenti nella trama.
Roy decide di combattere la sua sete di sangue, senza doversi rilegare sull'isola e con molti anni di anticipo. Ergo, William non incontrerà Roy sull'isola.
Mia rivela a BS come nel futuro lei sia un eroina e BS o in questo caso Black Canary, insieme alla seconda(?) terza(?) ho perso il conto, insomma insieme a Dinah, decidono d'iniziare ben prima il Canary club e non quando le cose sono ormai precipitate. 
La persona che trasforma JJ in un criminale è sotto le sbarre e il team sa di doverlo tenere d'occhio, come John sa di non dover forzare la sua mano su JJ per ogni sbaglio che farà Connor.
Tutto dall'arrivo di Mia sta iniziando a cambiare. Incluso Oliver non voglio parlare del mio passato Queen che nel quinto episodio inizia a raccontare la sua storia ai suoi figli.
Questo mostra quanto la fine dello show sia vicina, ma anche quanto la sua conclusione sia ben diversa dalla versione grigia a cui abbiamo assistito.
Non solo. Alcune foto spoiler rivelano un monumento su Green Arrow, con William e Mia che guardano la statua. Una statua che nel futuro presentato inizialmente, non esisteva. Tutt'altro. La città non vedeva di buon occhio gli eroi e aveva bandito qualsiasi cosa riguardo ad essi.
Al contempo, puo' una statua significare che Oliver comunque finirà per morire?
Immagino di si.
Ma al contempo, non puo' semplicemente essere un monumento atto a riconoscere il suo valore per aver salvato il mondo intero, piuttosto che un elogio funebre?
E soprattutto.. credete davvero che creerebbero un finale dove Oliver Queen muore e noi siamo a conoscenza di questa morte fin dal primo episodio della stagione precedente?
Dove sarebbe il colpo di scena? La situazione ricorda molto la quarta stagione, dove avevano fatto di tutto per farci credere che Felicity Smoak sarebbe stata la persona nella tomba e poi.. alla fine della giornata quella persona era Laurel.
Ci ritroviamo ad un punto molto simile. Hanno e stanno facendo di tutto per farci credere che Oliver Queen morirà. I flashfoward sono forse uno dei mezzi principali con cui hanno giocato per installarci quest'idea nella testa..ma non andrà così.
Come ho detto, la comparsa di Mia, porta la linea temporale del futuro a cambiare nuovamente.
Quindi sull'argomento Oliver Queen morirà, la mia risposta è no. not gonna happen.




My boy è salvo, sono più che sicura che avrà la possibilità di vedere Mia e William crescere.
Concluso questo, vediamo altre cose random. 

The Monitor
Non penso seguiranno alla lettera la storia fumettistica, perché è decisamente troppo complessa e non hanno neanche il tempo materiale per spiegare tutta la storia che c'è dietro al personaggio. Tuttavia presumo che anche in questa versione ci saranno due Monitor:
Un dio della distruzione e un dio della creazione.
Quindi la teoria di Oliver secondo la quale the Monitor è colui che causa la crisi è in parte corretta, ma non del tutto.
Come sempre si gioca nella dualità del singolo personaggio.
Un po' come il killer e l'eroe che hanno combattuto all'interno di Oliver in tutti questi anni, forse anche the Monitor dovrà combattere contro la sua metà killer.

Mia
La sua comparsa non ha solo rivoluzionato la storia, ma ha anche salvato la mia volontà di continuare a vedere lo show. Ho amato le sue interazioni con Oliver, anche se per la maggior parte erano tristi. Sono sinceramente curiosa di vedere il suo spinoff!


Olicity
Hanno ampiamente creato più di un omaggio alla nostra OTP in questi pochi episodi nonostante l'assenza di Felicity. Come ad esempio il momento divino dove Oliver cerca il doppel di sua moglie, nell'iconica scena che ha cambiato per sempre le sorti dello show, e invece trova una ragazza del tutto diversa.

Sono decisamente impaziente di vedere cosa hanno pensato per il finale della loro storia.

Be.. che altro dire?
Aspetto tutte le vostre considerazioni ora. 
Bacioni!












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