Arrow 100° episodio / Crossover - Recensione SPOILER

Finalmente il mega crossover si è concluso, il che mi da l'avvio per questo mega commentone. Ho davvero innumerevoli cose da dire riguardo all'intera storia vista e a come influenzi Arrow e tutti i suoi personaggi. Specialmente perché il crossover come tutti certamente saprete, è coinciso con il centesimo episodio della stagione, un momento cruciale nel quale gli autori sono brillantemente ritornati indietro per andare avanti.
E devo ammetterlo, mi vengono i brividi a pensare che ci siamo per davvero. 
Siamo arrivati al bivio decisivo dal quale non si torna indietro e
Oliver Queen ha scelto d'imboccare l'ultima corsia verso Green Arrow.
















Ha salutato il passato, visto i pezzi della sua anima per i quali deve continuare a combattere, ha chiuso in un circolo perfetto chi era e finalmente ha compiuto quel decisivo passo fuori dall'isola.

Oliver Queen ha finalmente lasciato Lian Yu!
Ok ora mi calmo, respiro e tento di spiegarvi in modo logico di cosa sto parlando.
Let's Start!













"Esiste un momento in cui ogni scelta diventa irreversibile".
 - Marguerite Yourcenar


Inutile girarci intorno, il mega crossover offriva molti argomenti, ma i due pali principali sul quale ruotava la storia sono stati Oliver e Barry, con le rispettive scelte compiute.
Scelte che rispecchiavano in modo parallelo il loro assoluto desiderio di poter tornare indietro e cambiare le loro tragedie.
Avere una vita normale e felice. Una vita dove i loro genitori non sono morti.
Barry ha visto questa scelta durante il flashpoint e il prezzo di quel desiderio è stato incasinare la vita di tutti, finendo per portarsi sulle spalle una colpa non indifferente.
Oliver invece ha ricevuto una sorta di " regalo" come lui stesso lo definisce durante il crossover, che gli ha mostrato come sarebbe potuta essere la sua vita se non avesse compiuto tutte le scelte sbagliate del passato.
Perché si, la realtà mentale creata dagli alieni, non riguardava semplicemente il non essere salito su quella barca, riguardava anche non l'aver mai tradito Laurel con Sara e le altre centinaia di donne. Insomma, riguardava un Oliver che nel passato non esisteva affatto.
Gli alieni non hanno mostrato ad Oliver, i suoi desideri più profondi, gli alieni hanno mostrato ad Oliver ciò che inconsciamente lui si è sempre chiesto dopo essere capitato su quell'isola.
"Cosa sarebbe successo se...?"
Se solo non fossi stato un ragazzino idiota.
Se solo non avessi tradito Laurel con sua sorella e con qualsiasi altra persona di sesso femminile mi passasse d'avanti.
E se non fossi salito su quella barca per scappare da lei.. come sarebbe stata la mia vita?
Ogni domanda è dovuta solo ad un fatto. L'enorme senso di colpa che Oliver si porta dietro.
Non si tratta del semplice amore per la sua famiglia o per Laurel, si tratta piuttosto del senso di colpa che pesa su di lui e lo porta a chiedersi.. se solo non fossi mai stato su quell'isola... allora avrei acconsentito ai desideri di Laurel, mio padre non si sarebbe dovuto sparare in testa per permettere a me di sopravvivere e mia madre, non sarebbe mai stata uccisa da Slade, poiché Shado non sarebbe mai morta a causa di una mia scelta.
Capite l'intricato gioco mentale che porta poi questa realtà alla vita? 
Una realtà dove Oliver non ha commesso tutti quegli errori. Dove Oliver è un uomo completamente diverso. Invece di scegliere di fuggire su quella barca, lui sceglie di crescere e maturare.
Questo è il cambiamento che da inizio a quella realtà, se non fosse che l'Oliver di cui stiamo parlando non sarebbe esistito affatto, se non fosse stato per tutte le tragedie subite, ma sopratutto per Felicity.
Ecco perché nella realtà mentale creata dagli alieni, nonostante Oliver stia con Laurel, ogni loro singola scena è un forte richiamo alla storia d'amore con Felicity.
Non è un caso che Oliver dica " Dinah Laurel Lance vuoi sposarmi?" e lei risponda, nell'esatto identico modo in cui Felicity risponde ad Oliver durante la 4 stagione.
"Penso di aver già risposto a questa domanda."
Addirittura viene replicato il gesto con la mano di mostrare l'anello.
Questo perché la realtà che devono mostrare ad Oliver è una realtà dove lui ama Laurel completamente e indissolubilmente. E l'unico amore completo e indissolubile che Oliver Queen abbia mai vissuto è Felicity Smoak. Ecco perché gli autori utilizzano in quella che dovrebbe essere la storia lauliver, duplicati dei ricordi che Oliver ha con Felicity.
Ma allora perché non usare direttamente Felicity per questa realtà fittizia? Perché scegliere Laurel?
So che questa è una domanda che alcuni si sono posti e la risposta è piuttosto semplice.
Se lui non fosse salito su quella barca, non avrebbe mai incontrato Felicity, ne tanto meno John. Ecco perché non avrebbe avuto senso. Certo, avrebbero potuto dire che lui ha lasciato Laurel, incontrato Felicity nella Queen C. si sono innamorati e in procinto di sposarsi se non fosse che non era quello lo scopo nel creare questa realtà.
Dovevano fare in modo che Oliver avesse una completa risposta alle domande causate dal suo senso di colpa. Sarebbe stata davvero meglio una vita simile? Più normale, meno difficile .. addirittura felice. Ma lui sarebbe davvero risultato essere la migliore versione di se stesso? Avrebbe davvero amato completamente Laurel? E sarebbe davvero diventato l'uomo che suo padre sognava lui fosse?
No.
Perché? Perché come Kara dice verso la fine del crossover:
sono le nostre avversità a renderci chi siamo.
Oliver è stato forgiato da quelle perdite e dalla moltitudine diversa di persone che ha incontrato in quel lungo viaggio.
La migliore versione di Oliver Queen.. è l'uomo che ha la capacità di uccidere, ma sceglie di non farlo. Un uomo che non sarebbe mai esistito, se non avesse preso quella barca.
L'unica donna che Oliver abbia amato completamente è Felicity. Il ragazzo pre-isola, sicuramente era innamorato di Laurel. In un modo infantile e ingiusto nei confronti di lei, ma l'amava, perché lei vedeva il meglio in lui, anche quando lui stesso non riusciva a vederlo.
Ma l'uomo.
L'uomo non ha mai potuto amare Laurel nel modo in cui lei meritava di essere amata. Quel genere di amore Oliver l'ha trovato e donato solo a Felicity. Perché mentre Laurel guardava al loro passato e Oliver desiderava di essere il ragazzo del passato (privo di demoni, innocente e di cui Laurel si era innamorata), Felicity vedeva l'uomo del presente.
Vedeva la sua inarrestabile forza, la sua luce e la sua volontà. Lei ha visto il vero Oliver, ancor prima che lui lo vedesse in se stesso.
Ecco perché nella scena finale con Laurel, Oliver le dice "non sono l'uomo di cui ti sei innamorata."
Lui spiega esattamente quello che abbiamo ribadito centinaia di volte. Non puo' amarla come meriterebbe di essere amata. Non puo' ricambiare totalmente quell'amore e non lo merita.
Tutti gli errori e il suo fuggire da lei, portano a questa unica e costante verità.
Oliver ha amato Laurel. Lei è stata il suo primo amore. Ma lei non è il suo epico amore. Lei non è la persona che Oliver ama in modo completo e totale.
Lei è una parte importante del suo passato, ma non è il suo presente o il suo futuro.
E infine sarebbe mai diventato l'uomo che suo padre desiderava fosse? No.
Sarebbe stato la metà di ciò che era destinato ad essere.
Alla fine dei giochi, tutta questa realtà e le risposte che essa include non sono altro che l'ultimo passo fuori dall'isola.
Ricordate? Ho detto un infinità di volte che Oliver non ha ancora abbandonato l'isola. Non del tutto. Ed è anche il vero motivo per cui Felicity, nonostante ami Oliver, nella quarta stagione decide di non tornare con lui.
Perché riconosce che una parte di lui è ancora inaccessibile. Riconosce che lui, ha ancora una parte di se stesso bloccata su quell'isola. E ovviamente, per una persona come Felicity che ha paura dell'abbandono più di ogni altra cosa al mondo, quel momento di consapevolezza è la goccia che fa traboccare il vaso. 
Be, Oliver ha decisamente abbandonato l'isola alla fine di questo crossover e ciò è dovuto principalmente alla realtà fittizia vissuta, poiché essa stessa rappresenta l'ultimo pezzetto della sua anima, ancora intrappolata su Lian Yu.
Per spiegarmi ancora meglio: ricordate in una delle scene iniziali del centesimo episodio Oliver afferra un vaso  in procinto di cadere e Thea dice " bei riflessi" ?












A prima vista potrebbe essere un semplice dettaglio, ma va in realtà a sottolineare l'importanza relativa di due inizi: l'inizio della prima stagione e l'inizio della 4 stagione. 




















Oliver il killer, il vigilante, l'uomo in pezzi.. tutte entità che iniziano con la prima stagione. Cioè dopo i cinque anni infernali.
Poi c'è Oliver l'eroe e l'uomo in cerca di ricostruire la sua vita. L'uomo che cammina seguendo la luce. Un uomo che parte dall'inizio della quarta stagione.
Cioè dopo i cinque mesi in paradiso vissuti con Felicity.
E infine c'è questa realtà.
Una realtà fittizia che mescola e unisce i due ricordi.
Perché?
Perché questo episodio è l'ultimo inizio per Oliver.
Abbiamo visto l'inizio del killer e il suo viaggio verso l'eroe. 
Abbiamo visto l'eroe e il suo viaggio verso il supereroe.
Ora, vedremo il Supereroe.
La fase finale. The Green Arrow.
Una fase che inizia nel momento stesso in cui Oliver decide di lasciare quella realtà.
Ma come si accorge che è una finta realtà?
O meglio, quand'è che i flashback iniziano?
















La Smoak Tech.
Tutto parte da questa industria che non esiste nel passato o nel presente e che abbiamo visto in un lontano futuro. Come Ray stesso afferma, Felicity - la sua fidanzata in quella realtà -non possiede nessuna azienda e successivamente scopriamo che l'edificio non è altro che il passaggio per tornare alla realtà.
Rettifico, il modo per uscire da quella realtà è attraverso un'azienda che porta il cognome di Felicity. Un'azienda la cui scritta è illuminata di un verde abbagliante.
Come mi ritrovo a ripetere in praticamente qualsiasi recensione Felicity Smoak è sempre stata la chiave finale di Oliver Queen.
La luce attraverso le tenebre. Gli occhi, che vedono attraverso la maschera del killer l'eroe.
Ora, se avete seguito con attenzione tutto il mio discorso, in questo momento starete scoppiando dalla felicità, perché avrete realizzato che se questa realtà alterata rappresenta l'ultimo pezzo dell'anima di Oliver ancora bloccato nell'isola e se il solo modo per uscire dalla realtà è attraverso delle industrie che hanno il cognome Smoak, significa che Felicity è colei che spinge Oliver completamente fuori dall'isola.

















Ma gli autori non si sono limitati a mettere un insegna per provare ciò.
No. L'insegna da il via ai flashback.
Quando Oliver torna a casa, inizia a vedere prima i ricordi infernali dell'isola.











Ovviamente legati al padre, da dove tutto alla fine è iniziato.
Ricorda il totem con Thea, quindi il suo ritorno a casa e ricorda Laurel massacrata di botte, il mio ricordo preferito.
Allora fugge in preda al panico e là il poster appeso alla centrale di polizia, lo porta a ricordare la sua missione. E quindi John Diggle












Tutto ciò lo porta ad arrivare al covo.
La cosa stupenda di tutto quel momento è che Oliver arriva al covo e ricorda John, ma chiaramente non ricorda Felicity, nonostante sia arrivato fin là. 
Il momento in cui lui la ricorda è il momento in cui lei inizia a straparlare.
E cosa ricorda?











Lui ricorda il loro primo incontro, il loro primo appuntamento, il loro primo bacio, la loro prima volta.











E infine ricorda la prima volta che ha creduto di perderla e il loro primo matrimonio.
Tutto questo lo porta semplicemente a sussurrare il nome di lei quasi fosse una risposta a tutti i precedenti ricordi. Risposta che spezza quella finta realtà.
Se notate infatti, dopo quei flashback lui non è ha altri.
I flashback successivi che vediamo sono quelli di John, che ricorda la sua amicizia con Oliver e la morte del fratello. Quei flashback appartengono a John. 
I flashback di Oliver iniziano alla vista dell'insegna Smoak e finiscono con il ricordo di chi Felicity Smoak sia nella sua vita.
Il momento successivo in cui lui dice il suo nome, sa che tutto ciò che sta vivendo non è reale, ed è come essere presi in pieno viso da un enorme pallone da basket credetemi so per esperienza esplicita quanto sia doloroso.
Viene riportato bruscamente alla realtà, ma cerca di resistere e di combattere contro essa. Perché è semplicemente troppo doloroso pensare che tutto quello sia una finzione.
Troppo doloroso accettare che suo padre, sua madre, Laurel, Tommy.. che siano tutti i morti e che ciò che ha dato il via ad ogni cosa, sono stati i suoi errori. 
Quindi, quando John li fa notare che lui ha tutto e lo sbatte fuori dal covo ordinandogli di dimenticare di esserci mai stato.
Scopriamo il giorno successivo non solo che lui non si è presentato alla pre-cena, ma che si è addirittura scusato con Laurel tramite messaggio.
E se non è un epico amore questo non so cosa sia.
Dopo questa divertente informazione Oliver chiarisce di voler sposare immediatamente Laurel e catapultarsi immediatamente nella vita che suo padre vuole per lui.
Ora, so che alcuni di voi sono rimasti perplessi e disgustati dalla dichiarazione di Oliver a Laurel, ma vi assicuro che non c'è nulla per cui allarmarsi o arrabbiarsi.
Sapete alle volte, invece di cercare la risposta giusta a una determinata situazione, si dovrebbe provare a porsi la domanda giusta.
E la domanda giusta, in questo caso è: perché tanta fretta?

La fretta non è data dall'immenso amore per Laurel, la fretta è data dalla paura di dover accettare che quella non è la realtà. Nella realtà, sua madre e suo padre sono morti. Hanno sacrificato la loro vita per salvare lui e Thea. Nella realtà Laurel è morta. Tommy è morto. Malcom è cattivo. Nella realtà lui non ha una vita normale e felice.
Lui è diviso, spaccato, in conflitto. Questo è il momento di debolezza di Oliver.
Proprio come Barry in un momento di debolezza viaggia indietro nel tempo e salva sua madre creando il flashpoint. Oliver in un momento di debolezza finge che tutto ciò sia reale.
Per una frazione di secondo, rivediamo il ragazzo sbarcato sull'isola. Quello spaventato e confuso dopo la morte del padre. Quello che non vuole uccidere quell'uccello per mangiarlo e sopravvivere.
Come posso spiegarla in modo ancora più chiaro. Laurel in quel momento è per citare Lorelai Gilmore "tu sei l'uomo che io voglio volere."
Per chi non ha mai visto Gilmore Girls (conosciuto in italia con il nome di Una Mamma Per Amica) mi riferisco alla scena in cui Lorelai dice a Christopher che lui è l'uomo che lei vorrebbe volere, ma non è quello giusto. Per Oliver in quel momento è lo stesso.
Laurel è la donna che lui vuole volere, perché in caso contrario dovrebbe accettare che i suoi genitori non sono vivi, ancora peggio, dovrebbe accettare che sono morti per colpa sua.
E in quel momento, si rifiuta di farlo.
Ma è solo un attimo, quando John entra nella stanza, Oliver non esita a seguirlo e nell'istante successivo tutto corre freneticamente verso ciò che è la realtà.
Il ragazzo spaventato lascia il posto all'uomo che si erge ad eroe.
Un uomo che corre dai suoi genitori abbracciandoli stretti per dargli l'addio che nella sua realtà non gli era stato concesso.
Un momento di commozione pura a cui segue la scena con Thea.
La piccola di casa Queen, proprio come Oliver precedentemente non vuole andare via. Sa che quella non è la realtà, ma non importa.
Sua madre e suo padre sono vivi, andarsene, significa dire ancora addio.
Per Thea quella realtà è un completo tornare indietro.
A prima di ogni suo trauma. Prima che i suoi genitori morissero, prima di scoprire che il suo padre biologico è Malcom. Prima della perdita della sua innocenza.
Quando tutto era semplice, normale e lei era felice.
E Oliver per la prima volta non impone la sua scelta sulla sua sorellina, l'abbraccia, le dice che l'amerà sempre e la lascia andare, nonostante l'immenso dolore.
Questo è decisamente un passo avanti per Oliver Queen, l'uomo che decide costantemente per gli altri - anche se a fin di bene- lascia il libero arbitrio alla sua sorellina, che alla fine fa la cosa giusta, riconoscendo che se davvero non vuole perdere la sua famiglia, allora non puo' restare, deve andare insieme a Oliver.
Il che ci porta ad una sequenza di combattimento tra i cattivi che rappresentano l'oscurità vendicativa della loro anima, ma anche l'eroismo impresso in loro.
O più semplicemente, la colpa che si portano dietro.









Ovviamente per Oliver è Slade. 
L'uomo che gli ha tolto l'innocenza.
Ricordate come Oliver nell'isola invece di curarlo decide di ucciderlo? Quello è il momento catartico che cambia davvero tutto. Quella scelta, porta Slade a diventare completamente pazzo, il che successivamente porta alla morte di sua madre. La colpa di Oliver è il non poter vendicare la madre. Non poterlo uccidere, cambia il suo viaggio.
La vendetta, diventa eroismo. Esorcizza il suo demone, senza diventarne uno lui stesso.












Sara invece si scontra contro Darhk. L'uomo che gli ha tolto la sua luce nelle tenebre della sua vita. Laurel. Volete un altro motivo per cui doveva essere Laurel la sposa di Oliver? Perché Sara doveva avere la possibilità di vedere come sarebbe stata la sua vita se non fosse finita a letto con Oliver, tradendo la sorella. Era l'uscita dal dolore anche per Sara e l'accettazione della scelta compiuta. Nell'addio con Laurel infatti, Sara dice che non c'è un modo per sistemare le cose. Sara accetta la morte di Laurel, accetta di non poterla portare indietro e di non poter quindi uccidere Darhk. Questo è l'eroismo, che prevale ancora una volta sulla vendetta. Sara decisamente non è più un'assassina. Ma sente comunque la colpa di non poter vendicare la sorella e cambiare la sua sorte.









Thea ovviamente si scontra contro Malcom. Lui è il padre che gli ha tolto l'innocenza. Si, l'ha resa più forte, ma quanto è costata quella forza alla sua anima? Le ha fatto uccidere Sara, l'ha drogata. Preferiva lasciarla morire che rinunciare al potere della lega.. insomma, l'ha ferita parecchie volte. Ma la luce di Thea ha comunque prevalso. Non ha ucciso Malcom, almeno non nella realtà.  La sua colpa è il volerlo fare. Essere macchiata così tanto dall'oscurità da desiderare di uccidere il proprio padre.










John ha uno scontro con uno dei fantasmi di Darhk che - confermato anche da Marc - rappresenta suo fratello Andy.
Se notate durante lo scontro resta ferito. Mentre spara a colui che rappresenta Andy, ferisce anche se stesso. Il suo eroismo consiste nel sacrificio. Non ha sparato Andy per vendetta. Lo ha ucciso perché nella sua forte fede morale Andy era un cattivo. Ucciderlo, macchia l'anima di John indissolubilmente, tanto quanto quella di Oliver, ma protegge la sua famiglia e mette fine anche ai peccati di Andy. Questo è davvero il punto di non ritorno per John, poiché la scelta fatta lo porta a non poter vedere ogni cosa solo in bianco o nero. Non è un caso che nella sua realtà Andy sia vivo e lui sia il vigilante di Star City. Lui sente la colpa e si ritiene un killer e un mostro, per ovvie ragioni. Ma vedete, un killer non prova rimorso. 
John si.
Ecco perché nella scena, quando spara, viene allo stesso tempo colpito lui stesso.
La sua colpa è il non essere ritenuto colpevole. Ha ucciso suo fratello, ma non è in manette per questo. La sua cella, ha sbarre invisibili che lui stesso ha forgiato.










Infine abbiamo Ray. Ovviamente il nemico di Ray sono i soldati Mirakuru, responsabili della morte di Anna, la sua fidanzata. Quella notte Ray era impotente contro la loro forza, infatti all'inizio del combattimento cade subito a terra, ma dopo si rialza e riesce ad esorcizzare il suo demone. Per Ray quel soldato è la perdita della sua normalità. La sua fidanzata muore e tutto ciò che lui si ritrova a cercare è un modo per non sentirsi mai più così impotente. Un modo per esorcizzare il dolore di quella perdita e in qualche modo trovare pace. Perdonare se stesso, per non aver potuto proteggere chi amava. Poiché la sua colpa riguarda il non essere stato abbastanza forte.

Una volta che la battaglia è finita, Sara e Oliver dicono addio a Laurel.
Sara conferma che certe cose non possono essere riparate, mentre Oliver conferma quello che è stato sempre il mio pensiero sulla coppia. Lui non è l'uomo di cui Laurel si è innamorata. Ma sopratutto lui non ha mai meritato quell'amore, tutt'altro. Non sono una fan lauliver lo sapete bene e il motivo principale che mi ha portato al totale rifiuto di questa coppia è proprio il ben poco amore che Oliver mostra nei confronti di Laurel.
Non fraintendetemi, so che Oliver ha voluto bene a Laurel e l'ha amata a suo modo. Come ha amato Sara, Helena, Shado e le altre ventimila ragazze. Ma non l'ha amata in modo completo o tanto quanto Laurel ha amato lui.
Sarebbe facile dare tutta la colpa ad Oliver, sopratutto perché ne ha parecchia, ma la verità è che anche Laurel non ha mai guardato in faccia la realtà. Laurel era innamorata dell'idea che aveva di Oliver. O ancora meglio, dell'idea che aveva di chi Oliver avrebbe dovuto essere.
Ma come Oliver stesso dice non è mai stato quella persona. Quella persona, la persona di cui Laurel si era innamorato non sarebbe mai salito su quella barca con la sorella. Non l'avrebbe mai tradita. Sarebbe rimasto con lei, le avrebbe chiesto di sposarlo e avrebbero avuto tanti figli. Ma Oliver non è mai stato quell'uomo, ecco perché non ha mai potuto amarla come Laurel avrebbe voluto.
Interessante riguardo a questa scena è notare che Sara e Oliver sono gli unici a dire addio a Laurel. Sopratutto per le parole di Sara Noi dobbiamo andare. Certe cose non possono essere riparate.
Credo che gli autori abbiano scelto di avere solo questi due addii, per avere una sorta di specchio riflesso della scelta compiuta da Oliver e Sara sullo salire nella Queen Gambit.
Entrambi stanno abbandonando nuovamente Laurel. Entrambi accettano che gli errori commessi non possono essere aggiustati.
Ecco perché poi successivamente si riferiscono a quella realtà vissuta come un regalo. Poiché grazie ad essa hanno avuto modo non solo di dire addio, ma anche di scusarsi.

Infine, il gruppo si dirige nell'azienda Smoak, la via d'uscita, che se avete notato, oltre che essere coperta del marchio Smoak, è forgiata da pareti rosse, porte verdi e forme di freccia tra l'insegna Smoak  ho un'ossessione morbosa per i dettagli
A questo punto tutti escono dal passaggio per tornare alla realtà, ma Oliver si ferma al suono della voce di sua madre e si guarda indietro.
Ora, sono state date molte interpretazioni di questa scena. Io stessa la prima volta che l'ho vista ho dato un'interpretazione del tutto diversa da ciò che in realtà rappresentava. 
Certo, non so quale sia la più giusta, come sempre mi limito a dare la mia lettura dell'episodio, per cui sta a voi credere in ciò che volete, ma nella mia chiave di lettura, quando Oliver si volta vede riuniti davanti a lui i pezzi scomposti della sua anima.
Vede le persone che ha perso in modi diversi, ma che comunque risiedono dentro di lui. Le persone che hanno forgiato l'uomo che è e la ragione per cui deve continuare a lottare.
Moira è la prima voce che sente. 










Moira è colei che gli ha dato la vita e le sue sono parole che richiamano sia l'innocenza del ragazzo che era. Sia l'uomo pieno di cicatrici tornato dall'isola.











Infatti "Non sarai mai senza di me, mio splendido ragazzo" sono parole che Moira pronuncia all'Oliver pre-isola.
Mentre "Non c'è nient'altro da dire tranne che non potrei essere più fiera di te." 
Sono parole che vengono pronunciate dopo che lei ammette di sapere dell'identità segreta del figlio, come Arrow.
La seconda persona che Oliver vede è Felicity.
Le sue parole riguardano il cambiamento e si basano sulla fase ripetuta per 4 stagioni.
"Sei diventato qualcun'altro. Sei diventato Qualcos'altro."
E subito dopo lei dice "Hai onorato quelle morti combattendo e tu non hai finito di combattere."
La terza persona è Tommy, che li ricorda che lui non è un killer, ma un eroe.
Poi abbiamo Roy e il ricordo di quando lui ha affermato di essere stato salvato e di aver trovato uno scopo grazie a lui.
La penultima è Laurel, che dice di conoscerlo e di sapere che quella persona non si arrende.
E infine il padre. Il padre dal quale è davvero iniziato tutto le cui parole sono un lascito.
"Ora è una tua responsabilità"
Quelli che Oliver si trova davanti non sono fantasmi ma la manifestazione dei suoi ricordi, finalmente liberi dal controllo alieno.
Nell'azienda Smoak lui vede le vere persone che ha amato.
Non quelle fittizie create dalla fantasia aliena, ma quelle che gli ricordano chi lui sia diventato. 
Le parole di questa Moira infatti, contrastano con le parole dette dalla Moira della fantasia aliena. Moira era fiera dell'eroismo e della strada intrapresa dal figlio.
Stessa cosa per il padre. Nella fantasia aliena, il padre era il sindaco, il padre stava tentando di salvare la città, ma nella realtà, il padre ha affidato quel compito ad Oliver.
Nella realtà, Laurel non avrebbe mai voluto che lui si arrendesse a quella fantasia.
Tommy al contrario è la manifestazione del ricordo per il quale necessità di essere un eroe. Non deludere e rendere vana la morte dell'amico. Roy è la persona che ha salvato e a cui ha dato uno scopo. Una speranza.
E la speranza è ciò che dà vita.
Infine Felicity.
Possiamo percepire nello stesso istante in cui Oliver si volta come Felicity sia diversa da tutti i ricordi presenti.
Prima di tutto lei è l'unica ad essere sopra i gradini della scala alle loro spalle, una scala che è illuminata da una luce verde.











Inoltre indossa un vestito rosso. Non devo spiegarvi il significato di questo colore per la nostra coppia no?
Felicity è di fatto una persona che lui ha perso per colpa delle sue scelte sbagliate, proprio come lo è Tommy, Moira, Roy, Laurel e Robert. L'unica differenza è che quando tornerà nella realtà lei sarà ancora al suo fianco. Questo perché lei non è morta e non è dovuta fuggire per salvarlo.
E perché nonostante il suo errore, abbia comunque deciso di combattere al suo fianco.

















Lei è la persona che sopravvive alla morte e resta al suo fianco nonostante l'errore commesso.
Lei è nel suo passato, nel suo presente e nel futuro.
Quindi quando Oliver si volta, il filo conduttore che vede sono le persone che forgiano l'ultimo passo al di fuori dell'isola. Le persone che hanno forgiato l'eroe e che gli ricordano i motivi per cui non si puo' arrendere.
Questo è davvero il momento in cui Oliver esce completamente dall'isola, sapendo che dall'altra parte ci sarà Felicity ad attenderlo.

Nel finale del crossover, l'ultima scena tra Barry e Oliver chiarifica l'intero percorso del crossover e di quanto i due eroi abbiano imparato.
Il flashpoint o la realtà aliena, sarebbero state vite felici e normali, ma non complete.
O come Oliver dice "neanche lontanamente vicino ad essere completa."       
E infine i due brindano alle cose che non sono normali e alla vita piena che entrambi hanno. 
Il crossover è decisamente servito al percorso di parecchi personaggi, ma in modo principale è stato costruito per loro due. Entrambi avevano bisogno di perdonare se stessi per gli errori commessi ed accettare quelle morti.
Come ho già detto Oliver ora è completamente fuori dall'isola il che significa che siamo in linea diretta per una riconciliazione Olicity.
Dopotutto, la vera ragione per cui Felicity ha lasciato Oliver era la paura che lui si isolasse ancora, lasciandola da sola, proprio come fatto dal padre.
Ma non appena si renderà conto che quella parte di lui è scomparsa, tornare l'uno tra le braccia dell'altro sarà estremamente semplice.
Sopratutto se il ragazzo di lei si rivela essere complice del cattivo.
Infatti non so se avete visto il promo, ma c'è una scena dove Prometheus è dietro al detective. Ora, potrebbe volerlo uccidere perché segretamente è un fan Olicity, ma non avrebbe senso. Il detective non era neanche tra le persone della bacheca..per cui è più probabile che Jen avesse ragione come sempre a considerarlo un infiltrato.

WhiteAtom
Ho amato che i ricordi di Ray partano alla vista di Sara. Probabilmente non significa nulla o probabilmente significa tutto. Quello che so è che amo totalmente questa coppia e spero Marc la scriva per farla diventare quella finale. Dopotutto un imput, tramite le parole di Laurel è stato mandato:
"Credevo preferissi le ragazze" 

            










Non so perché ma avverto delle ottime vibrazioni da questa coppia.

Kara
Il ruolo di supergirl era davvero entrare a far parte del gruppo. Non ha avuto problemi interiori da risolvere, piuttosto per lei questo crossover è stato un introduzione al personaggio e un modo per consentire a gli autori di legare ancor più i tre show. Infatti Cisco le consegna un congegno che le permetterà di tornare o di comunicare con loro. Quando abbia avuto il tempo di crearlo visto il pericolo alieno resterà un mistero.

TheFern














Ovviamente Oliver rivede Felciity davanti a un enorme felce. Non mi sorprende affatto.
Le persone che credono davvero che l'olicity sia morto hanno decisamente qualche problema a livello cerebrale. Voglio dire se lei non fosse più l'amore della sua vita, perché avrebbero dovuto far vedere ad Oliver tutti i ricordi della loro storia d'amore?
Avrebbero potuto mostrare semplicemente i ricordi della loro amicizia no?
Ma immagino che da persone che credono che un uomo che ti tradisce con tua sorella e con metà città sia l'amore della tua vita, non posso certo aspettarmi ragionamenti logici. Dovrei essere preparata ad affrontare un tale livello di stupidità eppure ogni volta ne rimango sorpresa.

Concludendo..ci sono state moltissime cose che ho amato in questo crossover.
Tanto umorismo e tante interazioni tra diversi personaggi. Decisamente gli autori hanno fatto un ottimo lavoro, mi chiedo cosa s'inventeranno per il prossimo.
Intanto festeggiamo perché con la fine di questo crossover ci dirigiamo nel finale di metà stagione, dove sono sicurissima che i nostri autori ci manderanno un chiaro indizio di dove Oliver e Felicity sono destinati ad arrivare nella vicinissima seconda parte di stagione.


Lascio quindi la parola a voi. Fatemi sapere cosa pensate del crossover e se avete domande di qualunque tipo. Bacioni.

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