Arrow 5x17 - Recensione Settimanale - SPOILER

Non ho parole che descrivano la bellezza di questo episodio. Ci sono voluti quasi cinque anni di flashback e quasi cinque stagioni per arrivare a vedere Oliver riconoscere il mostro. 
Perché noi stessi ci rendessimo conto, che non esiste maschera che possa alterare la tua natura. Un costume, non ti rende eroe o mostro.
Le scelte che fai ti rendono la persona che sei. Sono rivelatrici della tua natura.
Ma è il discorso è ancora più complesso e ampio, per cui bando alle ciance e iniziamo il commentone di questa settimana.


[..] le ragioni del bene e del male che dividono e insieme compongono la duplice natura dell’uomo.

Ambedue le mie nature erano assolutamente spontanee.
Mi avvicinai alla verità, la cui parziale scoperta doveva portarmi a un così spaventoso naufragio: che l’uomo non è in verità uno, ma duplice. "

- Robert L. Stevenson 
(Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde.)


Non esiste bene senza male. O male senza bene. L'ombra ha sempre una luce. La creazione dell'ombra stessa in realtà, crea istantaneamente la luce. Si tratta di una dualità presente in qualsiasi essere vivente.
Nessun nasce completamente cattivo o completamente buono.
Tutti noi abbiamo in egual misura luce e ombra. Bene e Male.
Un dottor Jekyll e un mister Hyde.

Nell'episodio di questa settimana Prometheus fa fuoriuscire l'oscurità di Oliver. L'ombra. 
La verità dietro la bugia.
Il suo.. Mister Hyde.
"Uccido perché lo voglio. E mi piace."

















Questa non è la frase di un eroe. Questa è la frase di un mostro. Di uno psicopatico. Mette Oliver allo stesso livello di Malcom, di Prometheus, di qualsiasi altro cattivo. Come uno specchio le parole che il detective lance ha usato nella 3 stagione si riflettono nella scena. 
"Tu signor Queen non sei un eroe. Tu sei un cattivo."
Questo è sempre stato lo scopo di Prometheus fin dall'inizio.
Mostrare ad Oliver chi è il vero cattivo nella storia.
Quindi dovremo credere che Oliver Queen e la missione che ha compiuto in questi cinque anni sia stata tutta una menzogna? Non un fine per onorare il padre, ma un modo per giustificare il suo desiderio di uccidere?
Nope. Nope. Nope.
Prometheus non ha portato a galla la verità, ha solo portato a galla quello in cui Oliver crede.
La sua più grande paura. La sua vera maschera. Oliver Queen.
Si, perché per tutti questi anni la vera maschera è sempre stata Oliver.
Oliver fin dall'inizio dello show è colui che mentiva ai suoi cari, con scuse davvero assurde. Fingendo di essere ancora il ragazzo scapestrato, irresponsabile e che amava fare festa.
Oliver era la maschera che lui ha utilizzato per ingannare i suoi nemici. I suoi amici.
Non the Hood. Non the Arrow. Oliver.
La maschera, il cappuccio sotto il quale si celava, era un modo per incanalare il mostro. O meglio una bugia a cui lui aveva creduto per poter usufruire del potere che l'oscurità offriva.
The Hood aveva reso se stesso il giudice, la giuria e l'esecutore. Lo vediamo nel flashback del passato, quando Anatoly dice ad Oliver che non deve uccidere Kovar. Che ha una scelta. Che lui stesso puo' portarlo a giustizia, ma Oliver non ascolta le parole di Anatoly, poiché lui stesso vuole essere giudice, giuria e esecutore dei crimini dell'uomo.
Non è affatto un caso che tra tutti gli omicidi commessi da Oliver, nel presente Prometheus ricordi il Conte e nel passato vediamo quello di Kovar.
Sono uccisioni che Oliver ha eseguito con rabbia.
La rabbia provata nel vedere Felicity in pericolo e la rabbia provata nell'avere la consapevolezza che Kovar aveva ucciso la madre di Tatiana. (si chiamava Tatiana la tizia dell'isola, vero?)
Non è giustizia. Si tratta di vendetta. Si tratta del mostro. Dell'oscurità all'interno di lui. Un oscurità fatta di una colpa verso se stesso.
Perché se andiamo a vedere più affondo, ogni volta che Oliver uccide un criminale, sta uccidendo se stesso. Uccidendo la sua stessa colpa.
Oliver nei flashback non è arrabbiato con Kovar, perché lo ritiene responsabile della madre di Tatiana, ma perché sa che se lui non avesse chiesto aiuto alla donna, lei sarebbe stata viva.
Oliver non è arrabbiato con il Conte, perché sta minacciando la vita di Felicity, ma perché sa che il motivo per cui lei è in pericolo è per una sua stessa colpa.
La vera oscurità di Oliver è odiare la sua immagine riflessa allo specchio.
Il vero cattivo che lui vuole uccidere è il mostro dentro di lui. 

















Nella mente di Oliver, nella verità che Prometheus ha portato a galla, non è The Hood il criminale. Il mostro è Oliver.
L'unico motivo per cui Oliver indossa il cappuccio è il suo tentativo di controllare il mostro che crede di essere.
Le parole di Anatoly, sulla possibilità che lui uccida perché " gli piace uccidere." sono la paura che Oliver ha celato per tutto questo tempo.
La ragione che lo ha sempre spinto a scegliere the hood, the Arrow o Green Arrow, invece che Oliver Queen.
La ragione che lo ha spinto sempre a dire che Oliver non è la sua migliore versione.. è perché ai suoi occhi, Oliver Queen è il mostro.
In tutta la prima stagione, le persone che lui ha amato di più e che conoscevano bene il vecchio Oliver, hanno riconosciuto.. il mostro che lui stesso ha visto in se stesso.
"Ho guardato i suoi occhi. è un assassino."

















l'unica gif di laurel lance che non mi stancherò mai di usare.
Nella prima stagione, per Oliver, Laurel rappresentava la luce del vecchio se stesso. La ragazza che aveva sempre visto il buono in lui, nonostante tutti i suoi difetti.
Be, quella stessa ragazza riconosce nei suoi occhi il mostro.
Questo è l'ultimo segreto di Oliver. Non si tratta della sua vera natura, ma piuttosto del modo in cui lui vede se stesso.
Come un mostro.
Prometheus ha rotto psicologicamente la sua corazza fisica e mentale, portandolo fino al punto di rottura in cui il mostro è uscito a galla. 
In cui, la spaventosa verità che lo ha sempre soffocato dentro è uscita in un grido di rabbia verso il suo nemico.
Ecco perché quando Oliver torna nel covo alla fine dell'episodio, dichiara che lui ha chiuso con tutto. Poiché la verità sulle sue motivazioni che lo hanno spinto ha indossare il cappuccio è finalmente stata rivelata. Ha indossato il cappuccio per nascondere il suo essere il mostro. E si è eletto a giuria, giudice ed esecutore, nel tentativo disperato di colmare la sua stessa colpa.
Poiché in ogni nemico, lui ha sempre rivisto se stesso. Uno specchio del mostro che è.
Del mostro che voleva far sparire. Le persone uccise in quella lista o al di fuori di quella lista, erano tutte proiezioni del mostro dentro di lui. Del mostro che lui crede di essere.
La maschera indossata per controllare il mostro, ora è crollata e Oliver vede il suo riflesso. Faccia a faccia con l'oscurità che ha sempre temuto, perde il punto stesso della sua crociata, verso quello che lui crede essere.. la verità.

















Ma.. come ho detto all'inizio. Non esiste ombra senza luce.
La creazione di un ombra, formerà sempre una luce opposta e viceversa.
Oliver è un killer? Certo. Oliver è solo un killer? No.
Se i cinque anni passati lontano da casa hanno portato alla luce la sua oscurità. Il mostro.
I cinque anni visti nel presente ci hanno mostrato la sua luce. L'eroe.
Il suo ...Dr.Jekyll

Se Laurel guardando nei suoi occhi ha visto il killer nella prima stagione, Felicity guardando nei suoi occhi ha visto l'eroe.
"Chiunque lui sia è disposto a sacrificare parecchio per aiutare le persone di questa città. Questo fa di lui un eroe, non crede?"





















Oliver nell'indossare il cappuccio non stava solo mascherando il mostro dentro di lui, stava rinunciando a qualsiasi altra parte di se stesso.
Lui ha visto solo il mostro e ha indossato quel cappuccio nel disperato tentativo di controllarlo per riuscire a portare a termine le ultime volontà del padre.
Se a lui fosse piaciuto semplicemente uccidere e se la crociata iniziata fosse stata davvero solo una scusa per placare quel desiderio, allora restare nella Bratva non sarebbe stata forse la scelta migliore?
Ma no. Le parole di Talia, rendono possibile il desiderio di Oliver di onorare le ultime volontà del padre. Lui decide di tornare a casa con un piano preciso.
Salvare Star City punendo coloro che provano a infettare la sua città.
Questo è tutto. A quel punto della storia lui ha già rinunciato a se stesso o ad una vita, ma succedono due cose per le quali lui non ha davvero alcun controllo.
John Diggle e Felicity Smoak.
John è il personaggio che riconosce l'oscurità in lui e allo stesso tempo, lascia in Oliver una speranza recondita di salvezza.












"Non sto cercando nessuno che mi salvi."
dice Oliver alla fine del 4 episodio della prima stagione, ma Diggle non è affatto convinto di questo e replica.
"Tu hai bisogno di qualcuno che possa ricordati chi sei. Non questa cosa che stai diventando."
John nello show non rappresenta solo la bussola morale di Oliver, John rappresenta la speranza di salvezza.
Come Oliver, Diggle ha sperimento la guerra e capisce le dinamiche violenta a cui Oliver è stato sottoposto ed è la prova vivente che si puo' uscire da quell'oscurità. La prova vivente che quelle cicatrici possono essere curate e che si puo' avere una vita, al di là della battaglia.
John ha sempre rappresentato tutto quello che Oliver desidera essere.
Qualcuno in grado di sconfiggere il mostro dentro di se. In grado di sposare la donna che ama e conciliare le sue due vite.
John, riconosce l'oscurità e il mostro dentro di Oliver.. ma a differenza di Laurel o Tommy, vede la speranza di salvezza.
Felicity invece. Oh be, lei vede la luce.
Lei vede l'eroe.
In quel mare di tenebre contornate da centinaia di segreti lei guarda gli occhi del criminale e riesce a scorgere la scintilla di luce e eroismo racchiusa all'interno di essi.
In un certo senso, Oliver nella prima stagione continua a gravitare sempre intorno a Felicity non tanto per un bisogno informatico, ma più per la luce che avverte nello stare in sua compagnia.
Lei lo cambia, in modo totale. La sua fiducia, la sua generosità, la sua empatia, mettono a nudo l'eroe.
Quando lui si nasconde dentro la sua macchina e toglie il cappuccio rivelandole il suo volto come Oliver Queen, lei non lo accusa di essere un criminale o un killer.
Lei lo salva, senza indugio.
"Hai bisogno di andare in ospedale."
Non è che Felicity non sia consapevole dell'oscurità in Oliver. Semplicemente, lei sceglie di vedere il suo dolore. La sua forza. La luce di eroismo che lo porta a sacrificare se stesso.
Come Oliver stesso ammette durante il loro finto matrimonio 
" Avevo un piano, ma quando tu sei entrata nella mia vita, lo hai cambiato."
Quando John vede Oliver senza cappuccio, il suo primo istinto è quello di prenderlo a pugni, nonostante Oliver lo abbia appena salvato.
La prima cosa che John vede è l'oscurità. Solo dopo, riconosce che c'è possibilità di salvezza. Riconosce le sue ferite, il suo dolore.
Felicity no.
Felicity non è davvero sorpresa di scorgere lui dietro il cappuccio. Non è inorridita o spaventata. Lei si unisce alla sua crociata con lo scopo di aiutare Walter. Ma resta al suo fianco, per il desiderio di aiutare Oliver.
Lei non vede l'assassino o il mostro. Lei vede l'uomo coperto di cicatrici. L'uomo che costantemente incolpa se stesso per ogni cosa. L'uomo che non ha paura di morire, se ciò significa salvare le persone di Star City.
Un uomo che si nasconde dietro una maschera e non chiede nessun riconoscimento in cambio. Nessuna medaglia al valore. Un uomo che viene cacciato come un criminale.
Diggle e Felicity rappresentano ai fini della storia la dualità di luce e ombra con cui Oliver ha combattuto per tutto questo tempo.
Ecco perché, quando ha loro due al suo fianco, lui stesso è migliore.
John vede l'oscurità, la comprende, la controlla. Felicity vede la luce e la mostra ad Oliver.
Entrambi in queste 5 stagioni hanno portato a galla l'eroe all'interno di Oliver.
Perché se Oliver Queen ha lottato tutto questo tempo per salvare la sua città. Felicity e John per tutto questo tempo hanno lottato per salvare l'uomo.
Non ho davvero il numero esatto di volte in cui ho detto questa frase ma.. 
" arrow è la storia del salvataggio di un anima."
E Prometheus nel suo tentativo di spezzare Oliver, ha in realtà dato inizio alla sua ascesa come Green Arrow.
Perché vedete, ammettere le nostre più grandi paure è l'unico modo per batterle.
Far cadere la vera maschera di Oliver, dimostrare che indossare quel cappuccio non ti rende buono o cattivo, sblocca l'unico tassello in grado di salvare l'anima di Oliver.
La paura è un blocco, una prigione che le persone si creano per vari motivi.
Affrontare la propria paura, capirla, conoscerla.. questo è l'unico modo per superarla. Per andare avanti.
Nei flashback vediamo Oliver negare quella paura. Non riconoscerla.
Immergersi completamente nella bugia per la quale indossando quel costume, lui possa controllare il mostro. Mentre nel presente Oliver si ritrova faccia a faccia con la sua paura. La conosce, la capisce, l'affronta.
Ora, tutto quello che davvero resta non è altro che riconoscere l'eroe. E l'unica persona che è in grado di mostrare ad Oliver l'eroe dentro di lui è Felicity.

















Quindi, in contrapposizione alla tragica e sofferente scena di tortura che abbiamo assistito in questo episodio, avremo un intero episodio in cui Oliver e Felicity si metteranno a nudo (metaforicamente e non metaforicamente) per ritrovare chi sono davvero.
Felicity ricorderà ad Oliver l'uomo che lui è. L'eroe che lei ama. E allo stesso tempo, Oliver ricorderà a Felicity la donna che lei è. L'eroina che lui ama.
Perché se Prometheus rappresenta in uno specchio perfetto l'oscurità e la colpa che Oliver detiene e ha creato nelle sue azioni come The Hood.. Felicity al contempo rappresenta in uno specchio perfetto la luce di coraggio e eroismo che Oliver ha forgiato.
"Nel momento in cui è entrato nella mia vita tutto è cambiato. Sono diventata una persona che non credevo neanche di poter diventare. Sono diventata la migliore versione di me stessa."
Questa è l'esatta frase che Felicity dice a Cupid con sicurezza disarmante. Ed è ciò in cui lei crede.
Una fede che Prometheus non è in grado di distruggere. Una fede che Oliver potrà finalmente accettare in modo completo.
Dentro Oliver quindi c'è un mostro e c'è un eroe. Ancora pochi episodi e finalmente, potrà davvero scegliere quale tra queste due entità di se stesso vorrà essere.


altre cose random.
Amo Anatoly e amo i flashback di quest'anno. Non ho bisogno di spiegazioni. Se avete visto l'episodio potete capirmi perfettamente.

Non mi aspettavo assolutamente il twist di Evelin. Ora la odio e spero che qualcuno la uccida entro la fine della stagione. Possibilmente per decapitazione.




















Quanti di voi hanno notato che Oliver è più disperato per il rapimento degli occhiali di Felicity, rispetto a quando Prometheus gli comunica di aver rapito Susan ? LOL
Scherzi a parte, quella scena è stata davvero da togliere il respiro. Come gran parte di questo episodio.


Kovar è vivo? Indizio su chi sarà il prossimo cattivo per la sesta stagione? Oppure anche lui sta complottando con Prometheus? Mmh.. personalmente credo prossima stagione. 

Prometheus è uno stronzo psicopatico. Ma ho dovuto arrendermi alla incontestabile evidenza che io lo amo. Non posso farci nulla. 


Concludendo, siamo davvero alla fine del viaggio per la salvezza dell'anima di Oliver, il che mi rende felice e triste allo stesso tempo. Ma la battaglia per smascherare il mostro è finita, proprio come questo commentone.



Ora tocca a voi. Fatemi sapere cosa pensate dell'episodio di questa settimana.

Commenti

  1. Onestamente non credo che kovar sarà il villain della prossima stagione....dal momento che la serie non è finita credo che si scontreranno ancora in questa stagione nei flashback poi lo uccide e torna sull'isola

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  2. bellissimo commentone, bellissima puntata. Stephen Amell e Josh Segarra superlativi. Questo si che e' Arrow. Bravissima come sempre.

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  3. Adoro i tuoi commenti !!! La puntata é stata superlativa! Josh Segarra é semplicemente fantastico... ho avuto i brividi tutto il tempo! Concordo con tutto ció che hai scritto, credo che Diggle sia l'uomo che Oliver vorrebbe essere, un uomo con un passato violento e oscuro, un uomo che ne ha passate tante ma che alla fine é riuscito a trovare la luce in se stesso per darsi pace. Felicity invece é la donna per la quale Oliver vuole splendere. Vuole essere un eroe per lei e per se stesso, dimostrando cosí di aver accettato tutte le parti di se, scegliendo peró di far vivere non piú il mostro ma l'uomo ed eroe.

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