Arrow 5x18 - Recensione Settimanale - SPOILER

E anche questa settimana Arrow torna con un episodio stupendo che non lascia ombra di dubbio sul perché tanto amiamo questo show.
O sul perché dovremo fidarci degli autori anche quando tutto sembra dire il contrario.
Un esempio palese è quanto ora tutti amino i nuovi membri del team, in confronto a inizio stagione dove tutti si lamentavano di come la loro comparsa togliesse spazio ai personaggi corali dello show.
L'ho detto più volte, ma non si puo' giudicare una stagione per i suoi singoli episodi. Bisogna giudicare la stagione, per cosa tutti gli episodi riescono a narrare insieme.
E qui, in questo diciottesimo episodio, ritroviamo la svolta che mostra lo schema di gioco, pensato dagli autori fin dall'inizio, ma sopratutto la conferma vocale che questa storia riguarda: la salvezza dell'anima di Oliver.


"Ho sempre ritenuto che il più grande privilegio, sollievo e conforto dell'amicizia, fosse quello di non dover mai spiegare nulla." -Katherine Mansfield



Chase ha smascherato la più grande bugia di Oliver. Una bugia verso se stesso.
Chase ha risvegliato il dubbio tormentato che per tutti questi anni ha continuamente fatto esitare Oliver.
Il mostro.
Ricordo una frase della prima stagione che Oliver disse a Laurel.
"Perché indossi quel cappuccio?"
"Per proteggere le persone che amo."
Solo ora quella frase acquista davvero senso.
Non si trattava di nascondere la sua identità, per evitare che i nemici usassero le persone a lui care come arma. (quello avviene dopo)
Ciò che Oliver temeva era se stesso.
Oliver stava proteggendo le persone che amava, dal mostro dentro di lui.
La sua iniziale scelta di non tornare a casa, riguardava proteggere le persone che amava dal mostro che aveva visto in se stesso.
E la sua successiva scelta d'indossare quel cappuccio, aveva il medesimo scopo.

In qualche modo, Chase ha colto un punto che anche se non del tutto vero, mette in luce qual'è sempre stata la vera trama di Arrow.
Non salvare Star City, ma salvare Oliver stesso.
La crociata che Oliver ha iniziato, non era il desiderio di un uomo che voleva proteggere la sua città, bensì la flebile speranza di poter esaudire le ultime volontà di suo padre ed essere così il figlio per cui suo padre aveva sacrificato la vita.
Oliver accetta la realtà, vede il mostro, vede il suo egoismo e si ritrova completamente disgustato dentro la sua stessa pelle.
Questo è il motivo per cui dice " è tutto finito" 
Il motivo per cui allontana il team, per cui chiama la Bratva.. il motivo, per cui non riesce nemmeno a incontrare lo sguardo di Felicity.















Nel momento stesso in cui incontra il suo sguardo, smette di parlare e abbassa gli occhi in un attimo che riguarda la consapevolezza di non meritarla. Di non essere l'uomo in cui Felicity ha sempre creduto.

Ora lui sa chi è. O meglio, lui crede di sapere chi è.
Crede di vedere quale sia la sua vera identità.
Il killer, il mostro..quindi non puo' incontrare lo sguardo dell'unica persona che ha sempre visto l'eroe.
Dell'unica persona che ha creduto in lui in ogni singolo momento.
E la persona che riesce a capire tutto ciò, ovviamente è John Diggle.
Noi sappiamo chi rappresenta Diggle.
Come Chase è lo specchio delle azioni che Oliver ha compiuto.
John è lo specchio dell'uomo che Oliver puo' diventare.
Un uomo che ha affrontato l'oscurità e ha vinto.
Diggle, come ho detto nella scorsa recensione, è colui che riconosce l'oscurità in Oliver, ma anche la sua salvezza.
Colui che sa, le conseguenze della guerra che Oliver ha iniziato fin dalla prima stagione.
E lui puo' vedere in quel momento iniziale la vergogna nello sguardo di Oliver. Ma nonostante restino soli, Oliver non è ancora pronto a rivelare cosa lo tormenti.
Tuttavia John non si arrende. Indipendentemente da quante volte Oliver lo respinga, indipendentemente dalla sua idea di portare la Bratva a Star City. Diggle resta la roccia inflessibile che tutti noi amiamo. E ripetutamente raggiunge Oliver per un confronto.
Fino a quando Oliver non sbotta e si apre. Rivelando quale sia la sua più grande paura.
















"La crociata era solo una scusa che mi permetteva di uccidere. La base di tutto questo è una menzogna. Non sono l'uomo che tu credi io sia."

Oliver mette giù la maschera, mostra a Diggle quello che che Chase ha rivelato.
Probabilmente nell'insana convinzione che questo metterà fine ai tentativi di Diggle, cosa che non avviene.
A dispetto di quanto Oliver crede, John conduce il team in una missione contro la Bratva per proteggere Chase e finalmente è Oliver a cercare John.
Certo, entrare e prenderlo a pugni non è un modo amichevole per iniziare una conversazione, ma sappiamo che gli uomini comunicano più con la clava che con la parola.

"Puoi dirmi di essere un killer che sei pazzo o qualsiasi cosa Chase ti abbia messo in testa, ma non crederò a nulla di questo perché io so l'uomo che sei!"
John sputa con rabbia quelle parole, spezzando la corazza di certezza che Chase ha costruito all'interno di Oliver.
E in quel momento, un altro tassello della storia, giunge al suo scopo.
"Ho ucciso mio fratello Oliver."

Una domanda che mi sono fatta spesso, sulla storia di Andy è perché avevano bisogno di riportare John in un luogo oscuro. A che scopo Oliver doveva salvarlo? Solo per mostrare che era diventato un eroe? Solo per mostrare il cambiamento in lui?
Nope. Nella storia a lungo raggio, John aveva bisogno di cadere nuovamente nell'oscurità, nella vergogna per se stesso, così che Oliver lo salvasse e John potesse in seguito salvare Oliver.
Quindi Chase mostra il nemico. Colui che Oliver ha sempre temuto e dal quale voleva proteggere le persone che amava.
Chase mostra ad Oliver, la realtà del mostro ancora dentro di lui.
Ma John, mostra speranza. John, salva l'anima di Oliver dal venire soffocata dal mostro.
Diggle ricorda ad Oliver chi lui è, il che ci riporta in linea diretta alla prima stagione e al motivo per cui Diggle decise di far parte della crociata di Oliver.

"John non sto cercando qualcuno che mi salvi."
"Forse no, ma tu hai bisogno di qualcuno.. qualcuno che ti ricordi chi sei, non questa cosa che stai diventando."











"Non crederò a nulla di quello che Chase ti ha messo in testa, anche se tu lo fai, perché io so il tipo di uomo che sei, Oliver. Il bello, il brutto e l'orribile. Lo so!"

Non si trattava di estirpare un peccato o salvare la città.
Tutto quello che John ha sempre voluto è salvare l'anima di Oliver.
Lui ha visto in Oliver, una seconda possibilità. Una possibilità legata ad Andy.
Non aveva potuto salvare Andy, avrebbe salvato Oliver Queen.
Questa è la base che inizia la storia di John, nella crociata di Oliver. Questa è la ragione.
John spinge Oliver a vedere speranza di redenzione, perché come ho detto John stesso è la prova vivente che quella redenzione è possibile. 
E che la maschera che indossa, fa parte di essa.

Così Oliver ritrova speranza e per bloccare i suoi stessi errori è costretto ad affrontare la Bratva e Anatoly.
Due punti fondamentali che mostrano in realtà quanto Oliver sia ben lontano dall'essere il mostro che teme.
Infatti, quando Oliver si ritrova a dover combattere faccia a faccia contro Anatoly, fa scattare l'allarme dell'edificio, così da evitare lo scontro e allo stesso tempo, evitare che Anatoly rubi la droga.
L'incontro successivo tra i due e il flashback finale, rivela una parte importante della storia.
Alla fine della giornata, la persona che è diventata un mostro è Anatoly e secondo l'uomo questo è accaduto per l'assenza di Oliver.
Gli autori stanno mandando un messaggio fondamentale nella storia.
A differenza di quanto Oliver creda, la sua presenza non crea mostri, bensì salva vite.
Avere Oliver Queen nella sua vita, ha salvato la vita di John Diggle dalla sua volontà di restare in carcere o di uccidere ancora. Mentre l'assenza di Oliver dalla vita di Anatoly, l'ha reso uguale a Gregor.
Inoltre, se Oliver fosse davvero il mostro che Chase ha dipinto, non avrebbe mai chiamato la Bratva. Se davvero Oliver amasse uccidere, allora avrebbe cercato di uccidere Chase con le sue stesse mani. Ma non l'ha fatto.

L'intera trama dell'episodio quindi, non solo serviva a dimostrare chi Oliver era veramente e il modo in cui in realtà la sua assenza o presenza da una vita possa influenzare il corso di essa, ma anche ricordare la base iniziale che rende John Diggle uno dei pilastri della storia di Oliver Queen.
Lui ha compiuto (come in ogni altra stagione) il suo scopo iniziale. Ha ricordato ad Oliver chi lui è veramente, quando lui stesso non riusciva a vederlo. Non che cosa stava diventando, ma chi c'è davvero sotto la maschera.
Questo è il primo passo per la salvezza dell'anima di Oliver.
La speranza di avere redenzione. Riconoscere l'oscurità, ma avere la speranza di poterla sconfiggere.
Solo John Diggle avrebbe potuto salvare questo pezzo dell'anima di Oliver.
Ma ora veniamo all'altro pilastro nella storia di Oliver Queen.

Felicity Smoak.

In questo episodio vediamo quanto la sua sete di vendetta la stia consumando.
Il vedere le condizioni in cui Oliver versava, addirittura il non essere sicura che si sarebbe ripreso la portano a caccia di sangue. E nel suo solito modo che tutti adoriamo comunica al team che sarà lei ad occuparsi di Chase, riuscendo (a differenza di quanto credevo) nell'impresa di smascherarlo e renderlo il nemico pubblico numero uno, grazie anche al provvidenziale aiuto di Curtis.
Ora c'è una cosa che non mi quadra: se Prometheus è collegato all'Helix, dubito che le avrebbe lasciato smascherare la sua identità in questo modo. A meno che questo non sia tutto un suo stravagante piano.
Allo stesso tempo, se Prometheus non fosse collegato ad Helix, come si spiegherebbe il fatto che Felicity trova la localizzazione di Susan, solo grazie all'Helix e che quel luogo è una trappola ben pensata precedentemente per rapire Oliver?
Cioè Talia è comparsa nel momento giusto e nel luogo giusto per una coincidenza? Non penso. Ogni singolo passo di Oliver doveva essere stato calcolato dai due.
Ecco perché ho sempre presunto che Helix fosse collegato a Prometheus, ma al momento questo episodio getta un'ombra di dubbio sulla faccenda, quindi diciamo che è un 50&50 di possibilità.
Da una parte potrebbe essere collegato strettamente all'Helix, dall'altra invece il collegamento potrebbe essere indiretto. Ovvero, per sconfiggere Prometheus Felicity si spinge sempre più dentro l'oscurità dell'Helix, compromettendo la sua moralità.
Qualunque cosa sia, Felicity resta comunque ciò che Prometheus non puo' prevedere.
Se fossimo in Teen Wolf, Stiles chiamerebbe Felicity " Una mossa divina."


Qualcosa d'imprevedibile che cambia la scacchiera di gioco e ribalta il risultato finale.
Proprio come lei è riuscita a fare in questo episodio e proprio come lei è riuscita a fare nella vita di Oliver.
Anatoly dopotutto si aspettava che nascondersi dietro a quel cappuccio avrebbe semplicemente portato Oliver a divenire sempre più mostro e sempre meno umano, ma Oliver aveva Felicity.
La chiave più importante della sua salvezza.
Perché se John è in grado di vedere l'oscurità, ed essere la speranza di redenzione di cui Oliver ha bisogno per continuare a combattere, Felicity è in grado di vedere la luce.
Lei non vede speranza di redenzione nel mostro, lei vede direttamente l'eroe.
Lei crede nell'uomo e vede l'eroismo in esso fin dall'inizio.
Felicity è colei che ha cambiato l'immagine del mostro sotto il cappuccio in un eroe.

La bestia che torna uomo, poiché in grado di essere amato dalla bella, in ogni sua forma.

John e Felicity sono i motivi per cui Chase non puo' battere Oliver.
E se in questo episodio sono state ricordate le basi per le quali John ha iniziato la crociata, nell'episodio 20, verranno ricordate le basi per le quali Felicity ha iniziato la crociata.
Perché non nell'episodio 19? Vi starete chiedendo.. semplice.
Nell'episodio 19, Oliver dovrà salvare Felicity e una volta che lui avrà salvato lei, lei potrà salvare lui. (lo so quando mi ci metto sono un disco rotto.)

In un riassunto complessivo di quello che abbiamo visto negli ultimi episodi possiamo dire che l'OTA sta esplorando le basi della loro crociata e il cambiamento all'interno di esse.
Inutile dirvi che trovo tutto questo assolutamente incredibile e commuovente.
Ogni volta a cui penso al modo in cui ogni singolo tassello inizia ad incastrarsi con quelli precedenti il mio corpo viene sommerso dai brividi per lo spettacolo narrativo a cui sto assistendo. 



altre cose random:

Susanella
Oh guarda, Oliver ha mollato Susan, questa proprio non me l'aspettavo. 
Sarcasmo mode ON Una totale sorpresa che mai avrei potuto prevedere. Una di quelle cose che proprio sembrava impossibile. Mai sottovalutare il mio stomaco.
Sarcasmo mode OFF scherzi a parte, poiché sono un disco rotto sicuramente siete già tutti consapevoli di quante volte abbia detto che anche se Susan sarà ancora presente negli episodi a venire, lei e Oliver si sarebbero mollati prima. Ed ecco fatto.

NewTeam
Amo il nuovo team e sto iniziando a shippare Dinah anche con René. Prevedo che per la fine della stagione la situazione sarà così grave da farmela shippare anche insieme a Felicity LOL
E mi manca maledettamente Rory. Spero che per la fine della stagione tutti i figli Olicity siano nel covo per festeggiare la riunione di mamma e papà.

Promy
Lo amo.
Razionalmente so che è uno stronzo. Ma io lo amo.
Amo la sua follia, amo le sue canzoncine. Amo ogni singolo elemento di questo stupendo uomo.
Capisco vivamente perché gli autori lo hanno definito " la versione affascinante di Oliver Queen"
Praticamente è una copia di Oliver, senza l'eroismo, ma con l'anima dannata per il dolore della perdita del padre!
Anzi, Chase è Oliver, senza John e Felicity.

Senza i due pilastri che danno a Oliver una speranza di redenzione e trasformano il mostro in eroe.
Quindi si, non posso farci nulla. La mia colpa.. è amare il nemico.
Avrò possibilità di redenzione?

Concludo il commentone di questa settimana con la gif di questa scena in cui Oliver guarda con i suoi occhioni blu, Felicity.. senza distogliere lo sguardo.




Lei è davvero ciò che serve a lui per battere Prometheus. 
La chiave del suo eroismo.














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