Arrow 7x11 - Recensione Settimanale - SPOILER

L'undicesimo episodio della settima stagine, diretto dal nostro amato David, ci porta ad un po' di trasparenza riguardante il viaggio di Oliver e la scissione ormai completa, tra il figlio che voleva correggere gli errori del padre e l'uomo che non vuole divenire neanche in minima parte come il padre. Il tutto si collega in modo armoniosamente perfetto con la trama di BS e di Diggle. Decisamente meglio della scorsa settimana, ma ancora ricco di nonsense narrativi. Let's see..


"Ogni uomo ha tre personalità: quella che mostra, quella che è e quella che crede di avere." - Alphonse Karr

La scoperta dell'identità di Emiko nella scorsa puntata, passa nettamente in secondo piano in questa, dove addirittura Dinah sembra essersi dimenticata dal compito assegnato ad Oliver con tanto di sangue d'analizzare, sullo scoprire l'identità di GA.
Non siamo certamente nuovi ai nonsense narrativi di Arrow, ma se in passato essere erano  tacche quasi innotabili, ora stanno diventando dei veri e propri buchi narrativi, a cui è difficile non prestare attenzione.
Ad ogni modo la storia torna a focalizzarsi sul suo protagonista e in particolare sull'impatto che l'ennesimo segreto del padre porta sulle sue spalle.
Oliver non è nuovo al tema " i miei genitori non sono persone per bene" ma c'è una cosa che non era mai stata sfiorata prima. La famiglia. Infatti, tutti gli errori commessi sia da Moira che da Robert, erano in qualche modo sempre legati alla protezione della propria famiglia. Ancora più nello specifico, dei propri figli. E di fatti, Oliver aveva in qualche modo sempre giustificato le loro azioni. Ma la scoperta di Emiko, mette un quadro tutto nuovo alla faccenda.
Emiko era la figlia di Robert, sangue del suo sangue e lui, non solo l'aveva abbandonata..ma aveva anche preso parte a un progetto che prevedeva la distruzione di the Glades ed Emiko e la madre, vivevano a the Glades! Questo mette sotto una luce del tutto diversa Robert e le stesse giustificazioni che Oliver si è dato in passato su come suo padre non fosse perfetto, ma avesse sacrificato comunque la sua vita per il bene della sua famiglia, vengono distrutte. 
Nell'arco di un solo giorno, quel sottile filo che ancora mostrava ad Oliver i suoi genitori in una luce favorevole, svanisce. Non c'è più giustificazione, solo la cruda e amara realtà. 
A quella consapevolezza, si aggiungono le parole di Emiko.
Tutto quello che i Queen toccano, viene distrutto.










Tutto quello che Oliver ha iniziato con la sua crociata, per tantissimo tempo ha riguardato onorare il sacrificio del padre. Onorare l'eroismo che Oliver aveva visto quando Robert si era tolto la vita, per permettere ad Oliver di sopravvivere. Ma in quell'inizio, apparentemente così eroico, Robert aveva compiuto anche un gesto orribile. Prima di togliersi la vita, aveva tolto la vita a una persona innocente. Una persona che aveva una famiglia e che meritava di vivere quanto Oliver.
Nell'inizio di tutto, in modo quasi poetico e lineare, troviamo la dualità di Robert che ha poi dato il via alla dualità di Oliver.
Il killer e l'eroe pronto a sacrificarsi. Ed Oliver si sente esattamente nello stesso modo.
La sua richiesta a Dinah di licenziarlo nè è la prova. Oliver si rispecchia nel padre. In quella dualità e nelle parole di Emiko. Non merita una possibilità, perché gli errori di suo padre sono anche i suoi. Questo è quello che Oliver sente, quello che avverte.
Fino a questo momento, Oliver ha continuamente giustificato le azioni del padre. Ogni suo sbaglio, possedeva la giustificazione che fosse stato fatto per salvare lui o Thea, o comunque per il bene della sua famiglia. Ora questa sorta di assolvenza verso i suoi peccati viene strappata via e il passato torna ancora a ritirare il suo debito.
La guardia del corpo di Robert, che muore insieme al padre nella scialuppa di salvataggio, aveva un figlio. Un figlio che proprio come Oliver amava suo padre.
Questo figlio cresce prima nel dolore della perdita e poi nella speranza che forse, proprio come Oliver, anche suo padre è vivo. Fino a quando la verità non viene fuori, dalla stessa bocca di Oliver. Il padre era sopravvissuto, ma Robert l'ha ucciso. Ucciso per consentire a Oliver di vivere.
Questo circolo punta in maniera brillante il tema principale di quest'anno. La dualità tra cattivo ed eroe. Il loro essere simili in molti più modi di quanto una prima occhiata possa rivelare.
Nella storia di Oliver, il cattivo è colui che rapisce il giornalista, colui che prende in ostaggio quelle guardie, ma nella storia del " cattivo" lui stesso è l'eroe, che richiede giustizia. Giustizia per la morte del padre. 
Oliver è lo specchio diretto del cattivo e dell'eroe.
Questa somiglianza, dualità e prospettiva si va a intensificare nella trama diretta di Black Siren e nella sorprendente rivelazione di come il suo killer sia nato.
Il padre muore a causa di un ubriaco alla guida e lei si vendica, uccidendo quell'uomo. L'attimo dopo realizza il proprio senso di colpa, verso la fine del padre. Se lei non avesse fatto i capricci, il padre sarebbe stato al sicuro a casa, non in strada per comprarle una torta.
Capisco perfettamente le persone scettiche che trovano questa trama deludente e una motivazione alquanto stupida per diventare un killer, ma quello che dovreste capire è che la sua trasformazione, non è mai derivata da quell'ubriacone al volenta. Bensì dal suo stesso senso di colpa. Ha riversato l'odio per se stessa verso l'uomo che ha causato l'incidente..e così facendo ha iniziato a distruggere se stessa. 
Chi uccide, dopotutto, non distrugge solo la vita della sua vittima, ma anche la propria. E bloccare una spirale simile è più difficile di quanto si possa pensare.











Questa storia, apparentemente di poco impatto, rende perfettamente l'idea di come eroe e cattivo, vengano date dalla semplice risposta a eventi sui quali non abbiamo controllo.
Vediamo che nell'episodio BS prova ancora una volta a uccidere il suo nemico ed è solo l'intervento di Felicity che ferma quell'assalto. Sempre l'intervento di Felicity allieva il peso della colpa di BS, ma sicuramente il viaggio è ancora lungo e non così certo come si potrebbe pensare.
Infatti nell'episodio gli autori hanno dato a BS un'intero arco redentivo. Felicity gli dice come Quentin sarebbe fiero di lei, la città la vede come un simbolo e persino Oliver le fa un complimento. Nonostante ciò nel momento della verità, la vediamo ricorrere ancora una volta ai suoi vecchi metodi. Morale la sua storia è ben lontana dal prendere una piega o un'altra. Si puo' dire che si trovi a metà linea, tra l'essere l'eroe o l'essere il cattivo.
Ma è una linea che tutti i nostri personaggi hanno affrontato, che abbiano iniziato da eroi o da cattivi, si puo' sempre cambiare. Tutto dipende dalle risposte che diamo a gli ostacoli che la vita di mette davanti.
E la risposta di Oliver durante l'episodio è stata chiara.
Trasparenza.
Dopo aver fermato il "cattivo" della settimana, senza spargimenti di sangue, Oliver decide nuovamente di tornare in tv e fare ammenda per la parte mancata della storia.
La verità sulla dualità del padre, più una promessa: concedere la verità a Star City, indipendentemente da quanto orribile essa sia.
Ora, dubito fortemente che Oliver sarà sempre sincero con la città, perché come lui stesso dice " commetterò altri errori" ma sicuramente abbiamo un salto di livello, nell'abbandono totale della visione eroica del padre e nella sua scelta di cambiamento.
Oliver non più come figlio, ma come l'uomo e il padre che vuole essere, decide in modo spontaneo e senza pep-talk da parte di nessuno, di rivelare la verità. 
Mostrando a Star City, l'uomo di cui Felicity Smoak si è innamorata.
E alla fine della giornata si tratta esattamente di questo. Mostra chi Oliver è. Non la maschera da eroe, non il killer che crede di essere e vuole nascondere, ma l'uomo che è davvero. L'uomo di cui Felicity sentiva di potersi fidare nonostante le palesi bugie. L'uomo pronto a sacrificare la sua vita per Star City, in più di un modo. L'uomo, che nonostante tutti gli orrori vissuti non si è mai piegato alle tenebre.
The Green Arrow.

Al contempo, John si ritrova a viaggiare su un percorso pericoloso, quasi simile a quello passato di Oliver.
Dove lo scopo giustifica i mezzi. E possiamo essere sicuri che le cose andranno a precipitare, soprattutto se consideriamo che le parole di Curtis stavano avendo più senso logico, di quelle date dal personaggio che fino a poche stagioni fa era considerato la bussola morale del protagonista e dello show.
Lo ripeto da parecchi episodi ormai, ma John finirà per pagare a caro prezzo le sue scelte.




altre cose random.

Curtis
La sua mancanza di una vera trama è sicuramente indicativa di una possibile morte, ma certamente gli autori non lo faranno mai fuori nel modo in cui abbiamo visto nell'episodio. Al contempo è stato soddisfacente vedere Diaz battuto senza neanche dover alzare un dito.

Dinah
Continuo ad essere ancora irritata dal suo personaggio. In questo episodio, mi ha irritato più lei che Curtis.

Emiko.
Alla fine dell'episodio decide di dare una possibilità ad Oliver e io sono sinceramente impaziente di vedere come andranno le cose.. e soprattutto spero che della trama piazzata nel precedente episodio, ci sia molto di più da scoprire, perché altrimenti le motivazioni del personaggio farebbero davvero acqua da tutte le parti.

Niente flashfoward nell'episodio di questa settimana, ma immagino che dal 13 episodio in poi ci saranno talmente tanti flashfoward da completare per il 90% quello che ci aspetta in futuro.

Olicity
Decisamente tante tenere scene per la nostra OTP, ma ancora abbiamo bisogno di un bel fuoco passionale. 










Quando assisteremo al concepimento di Maya?
Si, i miei soldi sono ancora saldamente su quella teoria.



Il commentone settimanale finisce qui.
Appuntamento alla prossima settimana con il ritorno di William.

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